Crociera all’Argentario

Di ritorno da un giro in barca nei mari attorno all’Argentario, abbiamo pensato di trascrivere sul blog di Rotte Sostenibili il diario di bordo di questa esperienza. L’idea è, al prossimo giro, di scrivere un diario on-line in tempo reale e realizzare dei brevi filmati con una webcam a bordo..
Intanto, presto saranno on-line le fotografie scattate.. tramonti e paesaggi davvero speciali!

Diario di Bordo del First 35 S 5 “Laudomia”
Comandante: Mario; Equipaggio: Marco, Mattia, Saverio

Venerdì 3 febbraio

ore 8:30 Check-in con l’armatore che ci avvisa di un problema elettrico di facile risoluzione.
ore 11:30 In attesa dell’elettrauto per sostituzione alternatore. Ne approfittiamo per completare la cambusa.
ore 13:00 Ancora fermi in porto, l’elettrauto non si vede. L’equipaggio si sollazza con due bottiglie di Tilaventum, cabernet friulano con un buon auspicio nel nome.
ore 14:00 Alternatore sostituito, Marco e Mattia approfittano di una distrazione del capitano (di turno al lavaggio dei piatti) per mollare gli ormeggi a gran velocità. Issate randa e genoa. Vento da SW (10 nodi), rotta 210 per la grande baia a Sud di Giannutri, circa 10 miglia in un bordo di bolina.
ore 14:25 Il vento, tipicamente, prima ruota per soffiare esattamente da Giannutri, poi cala. L’equipaggio colto da sconforto, trova consolazione in una bottiglia di porto accompagnata da biscotti.
ore 17:30 Ingresso a Cala Spalmatoi. Ci fermiamo su un gavitello. Dopo qualche minuto restiamo l’unica barca nella baia, attorno a noi solo gabbiani (tanti). Festeggiamo l’ormeggio con fiumi di birra e lupini, poi un buon sonno ristoratore.
ore 20:00 Risveglio a base di formaggio e salamino, poi pasta aglio pomodoro e peperoncino. Altre due bottiglie di Tilaventum esaurite.
ore 22:30 Saverio propone una ritirata in cuccetta, il resto del gruppo finge di non sentire.
ore 23:00 Terminata Nutella e la bottiglia di porto di cui sopra.

Sabato 4 febbraio

ore 7:15 Sveglia, colazione e ascolto del bollettino Meteomar.
ore 8:40 Partenza a motore da Cala Spalmatoi; vento da Sud forza 3; direzione Isola del Giglio.
ore 9:00 Issate randa e genoa, si procede a 5 nodi, di bolina, leggermente sbandati.
ore 9:30 Scapolata Punta del Capel Rosso poggiamo e issiamo il gennaker. 8 nodi.
ore 10:00 Prima strambata, difficoltà a far passare il gennaker sulle altre mure a causa delle scotte troppo corte.
ore 10:15 Seconda strambata, siamo costretti ad ammainare il gennaker per sciogliere “le caramelle” sullo strallo.
ore 10:30 Terza strambata, ammainiamo ancora il gennaker per liberarlo dallo strallo e perdiamo una scotta in mare. La scotta, troppo corta, non poteva terminare con un nodo d’arresto. Issiamo il genoa e continuiamo il periplo dell’ Isola del Giglio (in senso antiorario).
ore 11:30 Un’altra bottiglia di vino manca all’appello.
ore 14:00 Ingresso a Giglio Porto e ormeggio su un pontile galleggiante (dietro il frangiflutti meridionale) con corpo morto.
ore 14:30 Un’altra bottiglia di Tilaventum manca all’appello.
ore 16:30 Reintegrata la cambusa, l’equipaggio lascia la barca per esplorare l’Isola del Giglio, in particolare il borgo di Giglio Castello.
ore 20:00 Rientro in barca e cena, due litri di vino imbarcati da poche ore già dispersi. Stessa fine per una bottiglia di limoncino.
ore 23:30 Scoppia una discussione molto violenta tra i membri dell’equipaggio sul modo di andar per mare e sulle motivazioni che spingono a farlo (c’entra vino e limoncino’).

Domenica 5 febbraio

ore 1:30 Riempiti i serbatoi dell’acqua. Ipotesi di partenza notturna, alla volta di un ridosso per passare la notte, abbandonata per l’eccessiva profondità delle baie del versante sottovento dell’isola. Si torna a cuccia.
ore 8:40 Sveglia, colazione e ascolto del bollettino Meteomar.
ore 9:15 Partenza a motore per visitare la Baia delle Cannelle.
ore 10:00 Si alza una leggera brezza da SE e presto siamo in mezzo alla nebbia. Lasciamo l’Isola del Giglio sotto randa e genoa procedendo per 90 su una rotta lontana da quella dei traghetti che fanno la spola tra Giglio Porto e Porto S. Stefano. Il log-ecoscandaglio non funziona, procediamo guidati dal GPS cartografico. Ogni minuto suoniamo il corno da nebbia per segnalare la posizione.
ore 11:40 Poggiamo per 45. Siamo a 2 miglia da Capo d’Uomo, comincia a intravedersi il profilo dell’Argentario davanti a noi.
ore 12:00 Nebbia diradata, costeggiamo in direzione N il Promontorio dell’Argentario.
ore 12.30 Un’altra bottiglia di Tilaventum manca all’appello.
ore 13:00 Issato gennaker, in sostituzione della scotta persa utilizziamo una scotta del genoa giuntata con la più sottile tra le cime d’ormeggio. Poichè in questo modo non passa dal rinvio in coperta e rende scomoda la regolazione della vela, dopo ogni strambata si porta la scotta originale sottovento e l’altra sopravento.
ore 14:30 Barca leggermente sbandata, 7 nodi, si pranza con tortellini al sugo di noci. Un’altra bottiglia di vino manca all’appello.
ore 14:50 Ormeggio all’inglese lungo un pontile galleggiante nel porticciolo di Talamone
ore 16:20 Partenza da Talamone, issate randa e genoa. Scegliamo di dirigerci a Giglio Porto invece che a Porto S.Stefano per avere una navigazione più comoda il giorno dopo, al rientro a Porto Ercole.
ore 18:00 Il Vento da S cala, accendiamo il motore.
ore 18:30 Si alzano 10 nodi di vento da NW, spegnamo il motore.
ore 19:00 Il vento da NW cala, acceso il motore.
ore 19:30 Vento da S, spento il motore.
ore 20:00 Ingresso in porto e ormeggio sul pontile da cui eravamo partiti in mattinata.
ore 20:30 Reintegrata scorta vino con una nuova bottiglia.
ore 23:00 Altre due bottiglie di vino mancano all’appello.

Lunedi 6 febbraio

ore 8:00 Sveglia, colazione e ascolto del bollettino Meteomar.
ore 9:00 Partenza a motore da Giglio Porto, subito fuori dal frangiflutti issate randa con una mano di terzaroli e genoa. Vento da SE forza 5, onda formata, rotta 110, bolina stretta, filiamo 7,5 nodi.
ore 10:10 Cedimento della cucitura del rinforzo del punto di scotta del genoa. Arrotoliamo il genoa sul rollafiocco e proseguiamo sotto sola randa a 5,5 nodi.
ore 12:10 Ingresso a Porto Ercole e ormeggio in banchina.

ALLA PROSSIMA!! marco mario mattia saverio